giovedì 23 agosto 2012

PERCHE' ALCUNE PERSONE SI LAMENTANO E FANNO LE VITTIME?


CHI SI LAMENTA E’ UN LADRO! 

Rapporto di coppia
La persona che si lamenta, è colei che vuole evitare di cambiare se stessa, ma PRETENDE che siano gli altri o la realtà a cambiare.


 Chi si lamenta e fa la vittima per qualsiasi motivo, ragione o causa, è colei che rifiuta le proprie responsabilità nell’aver partecipato o co-partecipato con I SUOI PENSIERI, con le SUE CREDENZE, PAURE ed ENTUSIASMI alle esperienze che vive.



Evita di prendere anche “solo in considerazione” che per poterle cambiare (le credenze/verità) deve INTERVENIRE SU SE STESSA, cambiando SE STESSA, il suo modo di credere, giudicare, agire e interagire con gli altri o la realtà.



Pretende inoltre che siano gli altri a cambiare, indipendente da LEI o SOLO GRAZIE ALLE SUE LAMENTELE VITTIMISTICHE. CHI SI LAMENTA SEMPRE E’ COME SE FOSSE UNA LADRA/O DI, “TEMPO”, DI ENERGIA VITALE” ALTRUI: FA “PERDERE INUTILMENTE TEMPO A CHIUNQUE ASCOLTI LE SUE INUTILI ED EGOICHE SCONCLUSIONATE ARGOMENTAZIONI.





 I VANTAGGI DI CHI FA LA “VITTIMA”

 • Scarica su altri la colpa e la responsabilità di ogni sua esperienza di “CRISI”, negando, rifiutando a priori anche solo l’ipotesi di una possibile minima responsabilità.


 • Giocando al ruolo della povera vittima triste, debole e incompresa può infierire (passando per magia al ruolo di carnefice) liberamente contro chiunque gli appare essere invece FORTE, FELICE, O REALIZZATO.



 • Riesce a FAR CREDERE DI AVERE RAGIONE CON BUGIE o usando UNICAMENTE LE PROPRIE ILLUSORIE CREDENZE/VERITA’ (la propria personale e soggettiva visione della Realtà che abbiamo visto ESSERE DISTORTA e LIMITATA) per argomentare le sue PRESUNTE RAGIONI.



 • Si sente bene perché evita i SENSI DI COLPA.



 • Ottiene l’attenzione e quindi si nutre dell’energia vitale degli altri, (confondendo SPESSO, COMPATIMENTO, secondo il MODELLO AFFETTIVO del NEONATO).



 • Ha uno STRUMENTO (vittimismo), con cui ottenere, SUBDOLAMENTE ANZICHE’ PER MERITO, Aiuto da chi è BUONO e gli vuole BENE.



 • Invocando cambiamenti in altri evita di DOVER CAMBIARE SE STESSA E IL PROPRIO MODO DI PENSARE.



Attribuiscono i loro presunti difetti fisici ai genitori, condannandoli per averle/o creato di loro, un modello di persona diversa da quello che prevedono gli standard in voga, in quanto la loro falsa credenza, le espone a pensieri negativi “di non piacere agli altri” , quindi di non essere accettate.



 In realtà sono loro che non si accettano, piangendosi addosso che sono sfortunate, non fanno nulla per cambiare, l’opinione distorta che hanno di se per questa ragione non vengono accettate, ma è meglio incolpare gli altri delle proprie disgrazie, il dolore si sopporta meglio scaricandolo sugli altri.



 Alle vittime, non passa neanche per un istante l’idea che, se sono nate in quel corpo probabilmente ci sarà una ragione, magari più alta di quello che la propria immagine interiore distorta di se non apprezza.



Per nascondere e soffocare, negandoli questi (secondo loro) difetti fisici, li proiettano sugli altri, infatti anche se vedono una persona che secondo loro è superiore ai propri standard fisici, fanno in modo di individuare, qualcosa, magari anche solo per l’abbigliamento (se non trovano altro) per poterla denigrare e portarla ai propri livelli. (ndr)



 Il Vittimismo equivale a dichiarare la PROPRIA INCAPACITA’ di produrre pensieri felici grazie ai quali, conseguentemente, vivere esperienze autonome di felicità. Chi si LAMENTA, RIFIUTA LE PROPRIE RESPONSABILITA’ nel creare le proprie esperienze, PERDE così il POTERE CONSAPEVOLE che potrebbe avere su di essa, creandosi “DA SOLA” le ESPERIENZE INFELICI CHE VIVE che gli “RIMANGONO E SI “POTENZIANO”. (rimanendo sempre allo stesso livello di coscienza (ndr)



INVOCA COMPRENZIONE, ATTENZIONI AFFETTO, AIUTO “applicando il MODELLO NEONATO, ma NIENTE E NESSUNO può fare qualcosa per farla felice o fortunata, perché è un POTERE E UNA RESPONSABILITA’ UNICAMENTE SUA.



Finchè continuerà a evitare di cambiare il suo modo di pensare, nella Realtà, CONTINUERA’ a VIVERE lo stesso genere di esperienze e a cercare, sempre e comunque, qualcosa o qualcuno di cui POTERSI LAMENTARE.



 Chi si LAMENTA PRODUCE “CAOS” PERDE TEMPO ED ENERGIA LEI E LA FA PERDERE A TUTTI COLORO CHE HANNO A CHE FARE “CON LEI” Chi saprebbe fare USO VERAMENTE COSTRUTTIVO DELL’AIUTO DEGLI “ALTRI” è in genere troppo UMILE PER CHIEDERE AIUTO AGLI ALTRI. I “LAMENTOSI VITTIMISTI, INVECE VIVONO SEMPRE ASPETTANDOSI NORMALMENTE IL PREZIOSO AIUTO DEGLI ALTRI (per poi disprezzarli), senza mai fare nulla per POTER SMETTERE DI AVERNE BISOGNO.



 Quando provano ad ottenere quello che vogliono da chi li circonda a “TUTTI I COSTI”, ( I COSTI, sono degli altri OVVIAMENTE) attuano inizialmente il ruolo della povera VITTIMA, se non ottengono i risultati sperati, applicano l’alternativa del CARNEFICE, ( Quindi nel complesso attivano il modello del neonato = emotivamente immature, instabili e disarmoniche interiormente, tra vittima e carnefice) infierendo, calunniando, denigrando e spettegolando i presunti difetti o mancanze ( che poi soni i suoi) delle persone con la quale interagisce e che le vogliono “BENE”. (ndr)



PERTANTO, QUANDO GIUDICANO PERENNEMENTE NEGATIVAMENTE QUALCUNO, LO CONDIZIONANO AD ESSERE NEI LORO RIGUARDI COME “ESSE STESSE LO HANNO GIUDICATO”.



Nel momento che attireranno a se le reazioni altrui con i propri pensieri e pregiudizi, si sentiranno finalmente soddisfatte, per dare finalmente sfogo al PROPRIO BISOGNO DI LAMENTARSI, ed ottenere consensi e presunta consolazione di altri, proprio come da modello neonato.



Ovviamente, lo scopo ultimo sarà quello di ripetere l’esperienza delle sue credenze/verità personali col fine di avere ragione dei suoi pensieri/verità, e rafforzare, questa subdola illusione per “CONTINUARE A LAMENTARSI” (ruolo preferito) e scaricare le sue responsabilità, nei confronti delle persone con la quale influisce e soprattutto, PER NON CAMBIARE SE STESSE!



Cercano amicizia e amori, “VERI”, secondo un loro preciso e rafforzato schema mentale, vale a dire, mettendo nelle mani di altri le proprie sofferenze e responsabilità non elaborate, (pretendendo molto e donando molto poco, proprio come bambini bisognosi che cercano dai genitori l’amore incondizionato che non hanno ricevuto.ndr) scaricando sugli altri in questo modo, tutte le proprie responsabilità di evoluzione e di elaborazione della propria vita.



La ragione subdola di questo modello d’amore, è efficace per la VITTIMA, in quanto, se dovesse andar male qualcosa, (fuori dai suoi schemi), “LA COLPA SARA’ SEMPRE DELL’ALTRO/A” , (secondo la propria irresponsabile credenza) diventa così, una eccellente ragione per: LAMENTARSI INFIERIRE E INCOLPARE colui o colei con la quale interagisce.



Quindi per la VITTIMA, l’altro/a, a causa delle egoistiche e personalissime ragioni non le mostra ILVERO AMORE. E’ incosciente del fatto che di amore, non ne ha per se stessa ma, lo pretende dagli altri, ottenendo così, l’effetto da lei desiderato, quello di non essere amata; (ndr) non riuscendo a rendersi consapevole che la causa del suo dolore proviene solo dal suo errato e sconsiderato modo di pensare, negandosi inoltre, di discernere, un pensiero positivo ed equo che la considerazione DELL’AMORE, E’ TALE SOLO SE E’ INNANZITUTTO CORRISPOSTO, su tutti i piani della Realtà.



Pertanto in sintesi, senza considerarlo, la VITTIMA riceve ciò che ha dato, (la sua infelicità, problemi e sofferenze) con la differenza che proietta sugli altri, il personale giudizio di essere privi di amore.



Non accetta che, le relazioni affettive, i rapporti di coppia e le relative possibili gioie e crisi, offre ad ognuno la preziosa opportunità di poter vedere la Realtà anche con altri occhi, (non solo i suoi in modo egoico) di potersi confrontare il meglio e il PEGGIO di se stessa, di accorgersi dei propri limiti, di nuove possibilità e interpretazioni, per poter potenzialmente produrre cambiamenti evolutivi significativi in se stessa, autentici, grazie all’altro. (Si sente illusoriamente già perfetta e arrivata, a spese degli altri).



 La tiritera delle persone che fanno le vittime, sostengono più volte a livello puramente celebrale (pertanto illusorio) , la frase: “SONO MATURATA”, si sentono arrivate , ma, non integrando l’esperienza vissuta a livelli più profondi e consapevoli, in realtà la loro presunta e inverosimile “MATURITA'” è solo “UNA MERA FALSITA’ NEI CONFRONTI DI SE STESSE , prodotta come prima menzionato da una distorta MENTE inconsapevole”; per effetto contrario purtroppo MATURARE per loro significa, soffocare e coprire ancora più efficacemente la loro parte più oscura, per rimanere ancora più incoscienti e poter rendere ancora più legittima la loro vittimistica storia di vita, protraendola all’infinito, come il cane che gira in tondo per morsicarsi la coda da solo. (ndr). 




LA VITTIMA, CELA IN SE STESSA UNA BESTIA FURIOSA, SOLO CHE PER EFFETTO SPECCHIO, I PROPRI MOSTRI E DIFETTI LI VEDE (per sua convenienza) SOLO NEGLI ALTRI.



Anche il Cristo è stato una vittima, lui era consapevole del suo destino, atto a DONARE con amore la propria vita contribuendo alla LIBERTA’ degli altri.



Chi fa la vittima invece, non è consapevole del proprio destino, i suoi scopi sono di natura iniqua, subdola e atti a soddisfare i bisogni del proprio ego. 



RINCHIUDE le persone che le interessano, nelle proprie sbarre formate da presunte ansie, paure, angosce, infelicità e dolori con lo scopo di AVERE il controllo e il contributo dagli altri, di chi sfortunatamente le stà accanto e le vuole bene. (ndr)



Tratto dal libro di Fabio Marchesi Io scelgo Io voglio Io sono. Se sei interessato a leggere questo capolavoro, acquistalo comodamente, cliccando il Link in alto a destra, oppure sul banner del Giardino dei Libri.



COME LA MEDICINA ALTERNATIVA PUO AIUTARE A SUPERARE QUESTO DISAGIO







CHICORY il fiore dell'amore da esigente a indulgente.
CARATTERISTICHE NEGATIVE: atteggiamento da mamma "chioccia", capricci come un bambino che vuole essere sempre al centro dell'attenzione, ricatti affettivi (anche attraverso malattie), grandi manifestazioni, ma anche richieste d'affetto, forte tendenza ad autocommiserarsi se l'affetto non è ricambiato a dovere, pianto stizzoso se non si raggiungono i propri obiettivi, azione per vie traverse per raggiungere i propri scopi, egoismo, egocentrismo, malevolenza, tendenza alla possessività, invadenza, tirannia, attraverso il vittimismo.

EVOLUZIONE POSITIVA: Amore e dedizione nei confronti degli altri, non si esige l'affetto, ma se si conquista in modo disinteressato, rispetto per la libertà delle persone vicine, calore umano, cordialità, volontà forte ma senza bisogno di imporla.


BEECH  Il fiore dell'intolleranza:
CARATTERISTICHE NEGATIVE: convinzione di essere sempre nel giusto; manifestazione di intolleranza e arroganza; tendenza a giudicare gli altri; indurimento del carattere; volontà di non ripetere le esperienze passate;
convinzione che le cose buone sono dentro di se, e quelle cattive fuori; spettegola-mento o gossip eccessivo.

EVOLUZIONE POSITIVA: apprendimento della tolleranza, dell'opportunità di non giudicare nessuno; capacità di capire gli altri, comprenderli, capirli; comprensione dei propri difetti della capacità di accettarli e correggerli; acquisto dell'obiettività nei propri confronti; lucidità spirituale; riconquista della pace con se stessi e con il mondo.

CARATTERISTICHE NEGATIVE: Insistenza su aspetti negativi e ipercriticismo; convinzione che il destino e la sfortuna si accaniscano; atteggiamenti rabbiosi e di rancore non manifestati; tendenza a incolpare gli altri della propria sofferenza interiore; egoismo e autocommiserazione; vittimismo.


EVOLUZIONE POSITIVArifiuto di subire il destino, senza diventare attori della propria vita; comprensione che negatività attira negatività, che un'atmosfera di risentimento è sterile; valutazione obiettiva degli sbagli; atteggiamento sereno e positivo.



CARATERISTICHE NEGATIVEIncertezza; instabilità; passare facilmente dal una polarità all'altra (vittima e carnefice); crisi di nervi per lo squilibrio interiore; assorbimento di molti impulsi ma nessuna attenzione per ognuno di essi; difficoltà nel prendere una decisione se le due o più cose sono di eguale importanza.

EVOLUZIONE POSITIVAriequilibrio interiore; umore stabile; prontezza di decisioni; apertura mentale; flessibilità.


Puoi recarti dal tuo erborista, farmacia o para-farmacia, a farti combinare queste quattro essenze floreali. Si assumono con quattro gocce sublinguali (evitando di toccare la cannuccia del dosatore) per 4-5 volte al giorno, per almeno 2 mesi, un quarto d'ora prima dei pasti o mezz'ora dopo i pasti. Se i sintomi si intensificano, significa che la terapia sta facendo effetto, nel caso, non dovessi sopportare la liberazione dei sintomi, puoi ridurre le gocce a 2, sempre per quattro volte al giorno per una settimana (valuta tu l'intensità, non superare due settimane), dopo riprendere regolarmente.



MEDITAZIONE COS'E'

Prova per un momento ad immaginare di startene seduto, o sdraiato, come preferisci, sul divano o sul tuo letto, donandoti
una pausa salutare, dove tu possa riconnetterti con te stesso
senza fare assolutamente nulla, lasciandoti solo andare e ascoltando l'esercizio per il tempo di 30-40 minuti. Se alla fine dell'esercizio meditativo, come per miracolo ti sentiresti rinato, pieno di energia e più in armonia con te stesso e con la vita; in questo momento cosa faresti per ottenere questo stato di profondo benessere?



L'esercizio, se fatto bene per un periodo che varia da 21 a 30 giorni, (lo valuterai tu) può dare significativi cambiamenti potenzianti nella tua vita, riflettendola su quella degli altri.




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TRATTAMENTI DI REIKI

Reiki è un sistema di guarigione naturale e crescita spirituale,riscoperto da Mikao Usui. Reiki è una parola giapponese che nasce dall'unione di REI: energia universale, forza divina, macrocosmo e da KI: energia individuale, forza interiore, microcosmo.

I trattamenti vengono effettuati dall'operatore, ponendo le mani su vari punti del corpo. Il benessere che se ne riceve, è un profondo stato di rilassamento e della liberazione di energie bloccate per riequilibrare corpo e mente. Si può beneficiare dei trattamenti anche a distanza.
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Giovanni Carrieri



Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu hai fatto quello che volevi nella vita.


Accetta la difficoltà di costruire te stesso

ed il valore di cominciare a correggerti.

Il trionfo del vero uomo

proviene delle ceneri del suo errore.



Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,

affrontala con valore e accettala.

In un modo o in un altro

è il risultato delle tue azioni e la prova

che Tu sempre devi vincere.



Non amareggiarti del tuo fallimento

né attribuirlo agli altri.



Accettati adesso

o continuerai a giustificarti come un bimbo.

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare

e che nessuno è così terribile per cedere.



Non dimenticare

che la causa del tuo presente è il tuo passato,

come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.



Apprendi dagli audaci,

dai forti

da chi non accetta compromessi,

da chi vivrà malgrado tutto

pensa meno ai tuoi problemi

e più al tuo lavoro.



I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.

Impara a nascere dal dolore

e ad essere più grande, che è

il più grande degli ostacoli.



Guarda te stesso allo specchio

e sarai libero e forte

e finirai di essere una marionetta delle circostanze,

perché tu stesso sei il tuo destino.



Alzati e guarda il sole nelle mattine

e respira la luce dell'alba.

Tu sei la parte della forza della tua vita.

Adesso svegliati, combatti, cammina,

deciditi e trionferai nella vita;

Non pensare mai al destino,

perché il destino

è il pretesto dei falliti.
 Pablo Neruda 
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Al prossimo post.





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